Buoni fruttiferi postali: cosa sono e come poter guadagnare risparmiando
Le opzioni di investimento a disposizione dei risparmiatori sono molteplici, ma una, più di altre, risulta estremamente attraente nonostante la propria vetustà: i buoni fruttiferi postali. In un’epoca come quella attuale, dove la ricerca del rendimento in strumenti a capitale garantito è complessa, i buoni fruttiferi rappresentano una sorta di unicum, in quanto garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Nata nel 1850, la Cassa Depositi e Prestiti è un’istituzione finanziaria pubblica che raccoglie il risparmio postale al fine di finanziare opere pubbliche e supportare l’intera economia nazionale. Inutile rimarcare, quindi, il ruolo che ha svolto negli ultimi delicati 18 mesi, dove la stabilità economica del nostro paese è stata messa a dura prova a causa della comparsa del virus.
Pregi e difetti dei Buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali si dividono in due categorie: buoni fruttiferi cartacei, che – come dice la parola stessa – sono rappresentati dall’emissione “fisica” del titolo, e buoni fruttiferi dematerializzati, sottoscrivibile senza dover disporre obbligatoriamente del titolo cartaceo per poterlo riscuotere a scadenza. La seconda opzione, per quanto ovvio, è quella maggiormente in voga negli ultimi vent’anni, epoca in cui tutti gli strumenti finanziari sono stati, di fatto, dematerializzati.
I Buoni fruttiferi postali risultano convenienti dal punto di vista fiscale: al pari dei titoli di stato, infatti, prevedono il pagamento di un’aliquota del 12,50% sugli interessi percepiti, a differenza del 26% applicato ad azioni, obbligazioni e tutti gli altri strumenti presenti nel variegato mondo degli investimenti finanziari. Nulla cambia, invece, per quanto concerne il pagamento dell’imposta di bollo: anche i Buoni fruttiferi, al pari di tutti gli altri strumenti finanziari, implicano il pagamento di un’imposta dello 0,20% sul loro controvalore ad ogni fine anno.
La garanzia del capitale, quindi, è indubbiamente l’elemento di maggior appeal, considerato che i rendimenti, a causa del taglio dei tassi operato dalla Banca Centrale Europea, non sono certamente quelli di un tempo. L’unica eccezione, in termini di profitto, è rappresentata dai Buoni Fruttiferi dedicati ai minori, vincolati fino al raggiungimento della maggiore età da parte degli stessi, che offrono rendimenti apprezzabili, seppur non paragonabili a quelli di dieci o quindici anni fa.
Rivalutazione dei propri risparmi: come fare?
Ci sono altre tipologie di investimenti, descritte anche nelle guide di prestitimag.it, che possono creare dei profitti molto interessanti, sia nel breve che nel lungo periodo. E possono essere affiancati ai buoni fruttiferi postali nel “portafoglio titoli” di ogni singolo investitore, in modo da poter amplificare i profitti complessivi dello stesso. E grazie ad internet, queste opportunità sono sicuramente diventate maggiori grazie al trading online, una terminologia inglese che ben conoscono, però, milioni di italiani.
Un’attività, quella del trading online, che consente di poter operare in un numero plurimo di asset finanziari, al di là dei già citati titoli di stato (decisamente poco attraenti a causa del rendimento infimo offerto nel lungo periodo e inesistente nel breve), in grado di rendere più significativi i propri risparmi. Un asset estremamente apprezzato dai trader, in quanto già noto e di storia secolare, è quello azionario, che si è decisamente apprezzato nel corso degli ultimi dieci mesi.
A fare da traino a questo asset è stato l’annuncio di Pfizer relativo alla scoperta del vaccino: da quel momento, grazie anche all l’ingente liquidità immessa nel sistema dalla Banca Centrale Europea, i mercati azionari sono cresciuti e elargito rendimenti ben al di sopra del 15%. Per chi adora immergersi nelle nuove frontiere del mondo finanziario, invece, il trading online consente di poter approcciare alle criptovalute e al Forex, i due asset che, meglio di altri, hanno dimostrato quanto possa essere efficace investire tramite il mondo telematico, a patto di essere consci dell’operatività che si sta effettuando.