Seduzione: i messaggi “rivelatori” del corpo
Sedurre. Un verbo estremamente facile da pronunciare. Molto più complicato da dover trasporre all’atto pratico. Una parola per certi versi magica, difficile da spiegare in termini concreti. Sono milioni gli uomini e le donne che provano a sedurre, spesso, però, senza alcun successo: il rischio di fallire, come scientificamente provato, è più elevato rispetto a quello di ottenere un esito positivo.
Per far sì che questo rapporto si ribalti, e le affermazioni prevalgono sugli insuccessi, è necessario affidarsi a chi ha fatto della seduzione un’arte e da svariati anni, ormai, consente a centinaia di migliaia di italiani di aumentare le proprie capacità seduttive, Stiamo parlando di Enrico Filippo Mele, fondatore di in attraction, presenza ormai nota alla maggior parte degli italiani, grazie alla partecipazione in diversi programmi televisivi di punta e a numerose interviste rilasciate alle più importanti testate giornalistiche nazionali.
La distanza interpersonale: più si riduce, maggiori sono le probabilità di piacere
Un corso di seduzione, di conseguenza, è certamente la soluzione migliore per ampliare le proprie possibilità di successo. Nell’arte della seduzione, il linguaggio paraverbale assume un’importanza ancor più fondamentale delle parole proferite. Non è certamente semplice interpretare i messaggi del corpo, ma alcuni di essi sono, non di rado, dei validi indicatori che la persona con la quale ci stiamo rapportando manifesti interesse nei nostri confronti.
Un buon segnale, in tal senso, è rappresentato dalla distanza interpersonale, molto citata, per quanto ovvio, in questa fase storica a causa dell’avvento della pandemia. Tendenzialmente, più si riduce la distanza tra due soggetti, maggiori sono le possibilità di poter piacere, o perlomeno sortire un effetto positivo, nella persona con la quale ci relazioniamo.
Se un soggetto si avvicina mentre parliamo, è probabile che voglia dimostrare gradimento o affetto nei nostri confronti. Se poi vuol aumentare ulteriormente l’intimità, è probabile che al termine del dialogo vada alla ricerca di un contatto fisico, anche piccolo come può essere una carezza, un buffetto o una mano appoggiata sulla spalla: viceversa, se resta lontano e non tende in alcun modo ad avere un minimo contatto fisico, è altamente probabile che non stiamo suscitando alcun tipo di interesse nei confronti dell’altra persona.
La postura del corpo, inoltre, può essere foriera di alcuni messaggi indicatori di un eventuale gradimento da parte dell’altra persona. Esistono, infatti, dei chiari segnali di apertura e chiusura, che ognuno di noi dev’essere in grado di decifrare per comprendere se la propria strategia seduttiva sta sortendo effetti positivi o meno.
Come comprendere se uno sguardo è di approvazione
Avere il corpo rilassato, gambe e braccia distese ed i piedi nella nostra direzione, sono dei segnali tangibili di apertura nei nostri confronti, che possono denotare attrazione o, in alcuni casi, della semplice stima. Se il nostro interlocutore, invece, ha le braccia serrate e le gambe ben incrociate, significa che sta assumendo un atteggiamento di chiusura nei nostri confronti.
Attenzione, però, a non far di tutta un’erba un fascio e non confondere, ad esempio, le gambe incrociate con l’accavallamento tipico di un numero elevato di donne. Un gesto di “riflesso”, abitudinario, che in alcuni casi, oltretutto, potrebbe essere un piccolo segnale di seduzione.
Un ruolo importante nella seduzione, poi, lo svolgono gli occhi. La famosa frase “gli occhi non mentono”, tuttavia, non è sempre veritiera nel mondo della seduzione: ogni sguardo, ogni singolo incrocio, deve essere adeguatamente analizzato per comprendere se, effettivamente, abbiamo fatto breccia nel cuore o nella mente dell’altra persona.
Non è detto, infatti, che chi ci fissa con lo sguardo lo faccia per approvazione nei nostri confronti: in alcuni casi, questo gesto può essere fatto inconsapevolmente, perché avvolti in altri pensieri. Da valutare positivamente, invece, l’innalzamento delle sopracciglia, la dilatazione delle pupille e gli occhi spalancati.