Come avviene lo smaltimento dell’amianto?
L’amianto è un materiale altamente pericoloso, oltre che nocivo e tossico per la salute degli individui. Il suo potenziale di pericolosità è appurato, e lo stesso gruppo di minerali può causare carcinoma polmonare o tumori alla pleura. Per questo motivo, sono sempre più diffuse le attività di smaltimento amianto a bari e in tantissime altre città.. Tuttavia, lo smaltimento dell’amianto ha un corso specifico, che dipende sia dalla quantità in cui questo stesso si ritrova all’interno di abitazioni, sia il potenziale di pericolosità che questo materiale provoca. Ecco, allora, tutto ciò che c’è da sapere a proposito dello smaltimento dell’amianto, tra costi, funzioni e tanto altro ancora.
Come smaltire l’amianto
La prima cosa che c’è da sapere, a proposito dello smaltimento dell’amianto, è la tipologia di intervento che deve essere realizzato da parte degli specialisti del settore, oltre che degli addetti ai lavori che verificano la qualità della struttura abitativa in cui intervenire. Gli interventi di sopralluogo devono essere molteplici, prima di effettuare una rimozione dell’amianto presente all’interno della propria casa o in altre realtà edili, come industrie e non solo.
In effetti, per smaltire l’amianto, l’intervento non può essere diretto, ma deve basarsi su una serie di aspetti che necessariamente vanno presi in considerazione al fine di salvaguardare la salute e l’operato di addetti ai lavori e di chi vive all’interno di un’abitazione. In primo luogo, si verifica l’effettiva presenza di amianto all’interno di una realtà abitativa attraverso un sopralluogo. Successivamente, gli addetti ai lavori prepareranno una documentazione da inviare preventivamente all’ASL, almeno un mese prima dell’inizio dei lavori, per accertare la stessa della presenza nociva e pericolosa di amianto all’interno di una struttura, offrendo anche una certa prevenzione, in termini di salute, di chi abita all’interno di una casa o lavora in un’industria.
Successivamente, i lavoratori specializzati potranno incapsulare il materiale attraverso l’utilizzo di prodotti penetranti o ricoprenti, che permetteranno all’amianto, per quanto sussista come materiale, di non avere azione nociva. In questo modo, sarà possibile un bonifico delle superfici circostanti, vale a dire pareti e altre strutture su cui l’amianto poggiava. Solo al termine di queste procedure sarà possibile rimuovere l’amianto e smaltire lo stesso all’interno di un’apposita discarica. È opportuno sottolineare che tutte queste azioni avvengono nella salvaguardia fondamentale della sicurezza dei lavoratori e di tutti gli altri cittadini che si ritrovano malauguratamente a contatto con l’amianto. In effetti, è opportuno sottolineare che, qualora questo materiale stesso venga danneggiato o spostato non in condizioni di sicurezza, potrebbe provocare danni irreparabili, dal momento che rilascia polveri all’interno dell’atmosfera.
Quanto costa smaltire l’amianto?
A questo punto, possono essere considerati tutti i costi relativi allo smaltimento dell’amianto. In via del tutto generale, bisogna sottolineare che lo smaltimento dell’amianto non è certamente accessibile a tutti, dal momento che, essendo un materiale particolarmente pericoloso, porta ad una rimozione molto dispendiosa dal punto di vista economico. Il prezzo da pagare per smaltire l’amianto dipende dalla superficie in questione, misurabile in metri quadri.
Per 50 metri quadrati di amianto da smaltire, il costo previsto oscilla tra i 20 e i €25 per metro quadro. Il valore scende e oscilla dai 14 ai €20 se la superficie da smaltire è di circa 100 metri quadri; per una rimozione di 200 metri quadri di amianto bisogna pagare dagli 11 ai €16 per metro quadro e, infine, per un valore di circa 500 metri quadri da smaltire all’interno della propria abitazione o industria bisognerà pagare dagli 8 ai €12 per metro quadro di amianto rimosso. Le spese contengono sia un preventivo relativo alla rimozione, sia altri costi che dipendono dal trasporto in discarica dell’amianto, certamente pericoloso da effettuare e garantito con la massima sicurezza da parte dei lavoratori specializzati in tal senso.
Tuttavia, risulta sussistere un incentivo per chi decide di smaltire l’amianto all’interno della propria abitazione, e che porta ad una detrazione fiscale di circa il 50% di quanto speso. Ovviamente, questa stessa dipende soltanto da condizioni particolari che possono essere soddisfatte valutando la stima dei costi di rimozione dell’amianto dalla propria abitazione.