Taniche per alimenti: regolamenti da conoscere
Se sei un’azienda che produce cibarie o che lavora nel campo della produzione di sostanze commestibili che devono essere correttamente e legalmente contenute in taniche per alimenti, occorre conoscere una serie di aggiornamenti legati alle norme UE imposte sui contenitori in plastica per prodotti alimentari.
Infatti, le taniche di questo tipo devono avere determinate peculiarità, a partire dalla realizzazione in materiali specifici come il polietilene alta densità (con certificato HDPE), in grado di durare nel tempo. Inoltre, tutte le taniche per alimenti devono essere predisposte per essere immagazzinate in deposito. Solitamente le aziende del settore alimentare necessitano di molte taniche per contenere liquidi di natura alimentare e per questo si rivolgono al mercato all’ingrosso, in modo da poter scegliere tra contenitori con dimensioni e capienze differenti.
La normativa sulle taniche per alimenti: DM 21/03/1973
Gli enti istituzionali italiani ed europei responsabili della sanità e sicurezza hanno, negli anni, stilato diversi regolamenti da rispettare in ambito aziendale e produttivo; tali regole sono volte a salvaguardare la tutela sanitaria del consumatore attraverso un controllo di qualità e conservazione degli alimenti.
Il tema delle leggi mette al centro l’idoneità dei contenitori alimentari, i quali non si devono limitare e contenere dei liquidi salvaguardandone l’integrità, ma devono anche proteggere il prodotto dalla contaminazione, evitando il contatto con sostanze nocive ed eventualmente tossiche per la salute.
Tutte le norme vigenti fanno parte nel documento legislativo DM 21/03/1973, ovvero il punto di riferimento per tutte le aziende europee, in seguito riveduto. Esse sono trentanove e spiegano le definizioni dei materiali e le condizioni in cui devono presentarsi le taniche alimentari, per essere ritenute idonee all’utilizzo. I principali punti trattati dagli articoli sono i seguenti:
- Come definire le formalità per valutare i materiali che entreranno in contatto con i liquidi di origine alimentare.
- L’elenco dei contenuti concessi per la creazione di involucri che andranno contenere i liquidi.
- La classificazione di ogni sostanza alimentare che può essere contenuta nelle singole taniche a norma.
- L’analisi delle quantità di componenti eventualmente rilasciati dalla tanica e le eventuali perdite di possibili sostanze nocive per la salute.
Secondo i regolamenti, ogni contenitore alimentare non dovrebbe in alcun modo mutare le caratteristiche alimentari delle sostanze contenute: per questo, i produttori delle taniche devono analizzare con cura ogni singolo articolo da produrre e vendere sul mercato all’ingrosso. Inoltre, vengono effettuate delle verifiche sul tipo di prodotto alimentare da introdurre per controllare le temperature necessarie e le modalità di conservazione durante il trasporto e lo stoccaggio.
La legge, in seguito, spiega quali devono essere i limiti dei liquidi trasportabile, ila loro quantità massima ammessa, le caratteristiche dei tappi e delle guarnizioni, le valutazioni per il controllo della composizione dei recupienti e soprattutto la certificazione di trasporto, di solito espressa con la scritta “per alimenti”.
Nuovi aggiornamenti legislativi sui contenitori: legge (UE) 2020/1245
Nel settembre dell’anno 2020, la Commissione Europea ha modificato la legge 21/03/1973 e la seguente variazione della norma UE 10/2011 con il regolamento UE 2020/1275, il quale specifica i materiali e i componenti plastici riservati alla produzione di taniche di plastica per alimenti.
In questa rettifica legislativa sono stati inseriti dei cambiamenti fondamentali, ovvero nuovi limiti di “migrazione” di ventiquattro elementi nocivi per la salute dei consumatori (tra cui il mercurio, l’arsenico e altri metalli pesanti) a contatto con le poliolefine delle taniche. Ecco perché è consigliabile scegliere taniche in plastica moderne e recenti.
Le condizioni di contatto sono l’ultimo cambiamento affrontato dal regolamento, il quale prevede l’OM0 per le “applicazioni di contatto” durante la verifica dei trenta minuti a 40°C.
La norma ADR: che cos’è
La normativa ADR è un concordato stipulato a Ginevra nel 1957, il quale regolamentava i trasporti e gli invii delle merci sulle strade. In seguito a questo accordo, una legge ha previsto con l’articolo 168 del Codice Stradale che venisse compresa nella parte dell’articolo la norma ADR, inerente a tutti gli spostamenti su territorio nazionale, utile soprattutto per la creazione di un commercio legalizzato e internazionale da parte dell’UE. La normativa, perciò, permette di tutelare la sicurezza di tutte quelle figure professionali interessate sia nei trasporti, sia nel commercio globale. La legge ADR ha avuto una modifica nell’anno 2016 durante il mese di dicembre, in base a nuovi sviluppi tecnologici e scientifici delle aziende e della società, dopo quattro rettifiche.
Infine, questa normativa fa intendere come sia importante conoscere tutte le dinamiche di sicurezza aziendali, non solo nell’ambito della produzione degli involucri per il trasporto di liquidi alimentari, ma anche negli spostamenti previsti dal commercio internazionale.
Come si evince da quanto scritto, le taniche in plastica per alimenti celano una regolamentazione ferrea alle quali i produttori devono sottostare e curare in ogni dettaglio.
Così, anche Nuova Plastica Adriatica produce e commercializza le sue taniche plastica per alimenti ponendo attenzione non solo alla funzionalità, ma soprattutto al rispetto delle normative vigenti per poter offrire al cliente un prodotto affidabile, di qualità, pratico e sicuro.